Cosa facciamo
Promuoviamo percorsi di trasformazione all’interno delle organizzazioni complesse per accompagnare il cambiamento e produrre valore tangibile.

Tutelare la competitività significa oggi introdurre in maniera permanente nel proprio Value Stream, il concetto di Consulenza di Cambiamento.
Progettiamo iniziative, modelli di funzionamento, servizi digitali e processi aziendali, che rendono concreto e duraturo il valore prodotto nel tempo.
Nel rispetto del ritmo del percorso di trasformazione di ciascuna organizzazione e del suo lessico dell’innovazione, che da “linguaggio naturale” − tipico di ciascun contesto − può farsi avanzato processo di automazione.

L’AI è un grande acceleratore di cambiamento, ma non è essa stessa il cambiamento. Per questo, creiamo soluzioni custom di intelligenza aumentata basate sui bisogni reali degli utenti, mantenendo le persone nel ciclo decisionale.
Per trasformare il grande potere dell’intelligenza artificiale in pensiero collettivo, mettiamo le persone al centro del loop di progettazione, ricerca e discovery.

Creiamo strategie e campagne di comunicazione basate sui principi del design.
Partiamo sempre dalla Discovery, ovvero dalla ricerca di un perché. Applichiamo ai processi, quando serve, l’intelligenza artificiale.
Grazie a nuovi occhi e a nuovi strumenti, accompagniamo le organizzazioni nella comprensione profonda dei propri obiettivi e nella ridefinizione dei processi legati al marketing e alla comunicazione.
questa è roba propvvisoria

- Il Polo Sud
- Manca l’aria
- I polpi
- Il colloquio con il capitano Nemo
- Una strage
- Le ultime parole del capitano Nemo
- Conclusione
PARTE PRIMA. - Uno scoglio sfuggente.
Il 1866 fu un anno particolare, caratterizzato da uno strano
misterioso avvenimento che certamente nessuno avrà dimenticato. A
parte le dicerie che mettevano in agitazione le popolazioni della
costa ed eccitavano l’opinione pubblica nelle zone continentali,
la gente di mare ne era particolarmente scossa. Commercianti,
armatori, comandanti di navi, piloti europei e americani,
ufficiali delle marine militari di tutti i paesi e, infine, i
governi dei diversi Stati dei due continenti, si preoccuparono
profondamente del fenomeno.
Da qualche tempo parecchie navi, incrociando in alto mare, si
erano imbattute in una “massa enorme”, qualcosa di oblungo, fatto
a fuso, a volte fosforescente e molto più grande e più veloce di
una balena.
Le varie relazioni nei giornali di bordo concordavano quasi
esattamente riguardo alla struttura dell’oggetto o del bizzarro
essere che fosse, sulla sua straordinaria agilità di movimenti,
sulla sua velocità, e sulla particolare vitalità di cui appariva
dotato. Se si trattava di un cetaceo, era assai più grande di
quelli che la scienza aveva fino ad allora classificato: i più
famosi naturalisti non avrebbero mai potuto ammettere l’esistenza
di un simile mostro, se non nel caso che l’avessero visto con i
loro propri occhi.
Calcolando una media delle diverse osservazioni, respingendo
